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Il Presidente Giuseppe Conte a Monte Sant’Angelo all’inaugurazione dell’impianto Sisecam, l’intervento del Sindaco d’Arienzo

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Data: 30.11.2019

Inaugurazione Sisecam  30/11/2019 

Discorso di saluto  Pierpaolo d’Arienzo  Sindaco di Monte Sant’Angelo


Benvenuto a Monte Sant’Angelo, Presidente Conte.

Bentornato nel suo territorio. 


Bentrovato Vicepresidente Kirman, 

Bentrovato Presidente Emiliano.

Un saluto a tutti i rappresentanti istituzionali, sindacali e delle Forze dell’ordine presenti.

Un saluto a tutti voi lavoratori.


Presidente Conte, 

Benvenuto nella terra dell’Arcangelo Michele, nella Cittá dei due Siti UNESCO.

Benvenuto nella Cittá che si sta ribellando alle mafie.

Benvenuto presidente nella Cittá che ha l’onore di ospitare una multinazionale della produzione del vetro, leader in Europa e quarta nel mondo.


Presidente, questa storia inizia esattamente venti anni fa, nel 1999, anno di inizio dei lavori. Nel maggio 2002 viene avviata ufficialmente la produzione. Per circa 12 anni, da quel forno, è uscito del vetro che ha raggiunto tutta l’Europa e anche oltre.

Ma nell’ottobre 2014 inizia la fase critica, una fase buia che sfocia nella più nefasta operazione industriale che un sito del genere possa subire: lo spegnimento del forno. 

L’11 dicembre 2014, però, accade qualcosa che rimarrà ormai nella storia di questa terra: i lavoratori danno vita agli scioperi ad oltranza davanti ai cancelli e si assiste alla nascita di un Presidio permanente che durerà fino al 18 giugno 2018. 

Più di 40 mesi Presidente, 40 mesi di lotte, battaglie, sacrifici, mesi di ansia e di preoccupazioni per circa 200 famiglie. Mesi di speranze.

Qui, succede un miracolo: la caparbietà e la forza degli operai, la tenacia delle loro famiglie si saldano con l’impegno delle istituzioni, con la solidarietà di un intero territorio che non ha mai abbandonato i propri figli.


È così che l’incubo si é trasformato in sogno. E tutto questo succede in un periodo in cui in tutta Italia purtroppo chiudono importanti aziende. 

Qui si scrive una pagina importante della storia del Mezzogiorno d’Italia.

La penna di queste pagine indelebili si chiama Sisecam. 

Sisecam ha riportato la speranza, Sisecam ha restituito lavoro e serenità, Sisecam ha creduto in un progetto e in un territorio investendo ingenti risorse, anche con l’importante sostegno della Regione che non ha mai fatto mancare la sua presenza e il suo supporto. 


L’importante investimento di Sisecam avviene in una delle Aree industriali più infrastrutturate del Sud, Presidente, un’eccellenza che, purtroppo, non ha ancora espresso appieno le sue potenzialità: per questo abbiamo avviato una importante fase di rilancio che ahimè sta registrando non poche difficoltà e non poche azioni di disturbo, a partire dall’esperienza del riconoscimento parziale e piuttosto insufficiente di poche aree all’interno dello strumento delle ZES, a cui stiamo tentando di porre rimedio con una nuova istanza nell’ambito dell’avviso pubblicato dalla Regione Puglia (a proposito, Presidente Emiliano, il sito di SISECAM non rientra in area ZES). Così come piange il cuore vedere il Bacino Alti Fondali, aggredito dalla salsedine, senza che lo stesso abbiamo mai potuto estrinsecare a pieno la propria potenzialità infrastrutturale. Così come la rete ferrovia, i due depuratori e tutte le altre infrastrutture nate per rilanciare un territorio e dare occupazione.

Noi abbiamo le idee chiare su quello che occorre fare qui. Ora ci servono orecchie e menti aperte, pronte a recepire queste provocazioni, a partire dal Consorzio ASI che dovrebbe iniziare a svolgere pienamente il suo compito di agenzia territoriale di sviluppo.


Uno sviluppo industriale che sappia coniugare sostenibilità-salute-lavoro e cancellare per sempre le pagine tristi della nostra ex Enichem. E il pensiero non può che non andare all’altra estremità della Puglia, a Taranto, dove la battaglia tra salute e lavoro, sta creando una delle più grandi catastrofi industriali dal dopoguerra ad oggi. Possa questa nostra esperienza essere di buon auspicio per i nostri fratelli tarantini.


A lei, Presidente Conte, rivolgo un appello: il suo Governo dia importanti risposte al Sud, dia risposte ad un territorio che ha la responsabilità di due Siti UNESCO, dia risposte a questa importante Area industriale affinché i nostri giovani non siano più costretti ad abbandonare la propria casa e la propria famiglia ma abbiano l’opportunità di vivere in un territorio meraviglioso.  

Abbiamo bisogno, Presidente, di un forte rilancio di questa area e dell’intera sua economia. 


Oggi, signori, non inauguriamo solo il nuovo impianto.

Oggi inauguriamo la rinascita dell’Area industriale di Macchia-Monte Sant’Angelo.

Oggi inauguriamo l’inizio di un cammino che ci auguriamo ci porti lontano.


Buon lavoro a tutti noi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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